Pubblicato da Valentino Filippetti | Filed under Foto, Varie
2018 : campagna elettorale per le Elezioni Politiche
20 martedì Feb 2018
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01 martedì Dic 2015
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Ci sono persone che hanno la capacità di lasciare il segno….. tu sei tra queste! Vivi con passione la tua vita, ami trasmettere qualcosa di te, ti coinvolgi e coinvolgi chi ti è accanto …..prendi per mano e aiuti a capire….. Non importa come e dove si conoscono queste persone, non importa quando……, l’importante è conoscerle! Io questa possibilità l’ho avuta conoscendo te…..
29 sabato Dic 2012
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in«Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno.
Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.
Dicono che la cronologia è l’ossatura della storia; e si può ammettere. Ma bisogna anche ammettere che ci sono quattro o cinque date fondamentali, che ogni persona per bene conserva conficcate nel cervello, che hanno giocato dei brutti tiri alla storia. Sono anch’essi capodanni. Il capodanno della storia romana, o del Medioevo, o dell’età moderna. E sono diventati cosí invadenti e cosí fossilizzanti che ci sorprendiamo noi stessi a pensare talvolta che la vita in Italia sia incominciata nel 752, e che il 1490 0 il 1492 siano come montagne che l’umanità ha valicato di colpo ritrovandosi in un nuovo mondo, entrando in una nuova vita. Cosí la data diventa un ingombro, un parapetto che impedisce di vedere che la storia continua a svolgersi con la stessa linea fondamentale immutata, senza bruschi arresti, come quando al cinematografo si strappa la film e si ha un intervallo di luce abbarbagliante.
Perciò odio il capodanno. Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno. Nessun giorno preventivato per il riposo. Le soste me le scelgo da me, quando mi sento ubriaco di vita intensa e voglio fare un tuffo nell’animalità per ritrarne nuovo vigore. Nessun travettismo spirituale. Ogni ora della mia vita vorrei fosse nuova, pur riallacciandosi a quelle trascorse. Nessun giorno di tripudio a rime obbligate collettive, da spartire con tutti gli estranei che non mi interessano. Perché hanno tripudiato i nonni dei nostri nonni ecc., dovremmo anche noi sentire il bisogno del tripudio. Tutto ciò stomaca.”
(Avanti, 1 gennaio 1916)
28 venerdì Set 2012
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in26 domenica Feb 2012
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Di ALI’ RASHID
Alleggerisci il passo, amico mio
cammina piano
perchè i granelli piu’ fini di questa terra
sono i nostri corp
nei secoli dei secoli
dalla prima generazione
Non incedere superbo
non sarai mai alto come la montagna
la terra è la nostra madre
la nostra culla e dimora
dalla prima generazione
Colui colmo di zelo
ha ilo passo live sensa peso
appare piano come il mattino
leggero e graduale
cortese come l’alito dell’alba
in un giorno di primavera
gli dice parole soave
inclina davanti a lei mansueto
l’ala della sottomissione
Ho la musica nell’anima
e nell’estasi
sembro un giunco nel vento
confido nella terra e nel cielo
nei fiumi ed ai fiori
e ondeggio piano piano.
Alleggerisci il passo, amico mio, piano piano