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Valentino Filippetti

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Valentino Filippetti

Archivi della categoria: Opinioni

Pensieri e parole in Libertà

Stefano Fassina, l’analisi sul voto delle politiche del 4 marzo 2018

17 sabato Mar 2018

Posted by Valentino Filippetti in Articoli, Iniziative, Opinioni

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analisi voto 2018, Stefano Fassina

Sinistra anno zero. La disfatta storica delle sinistre il 4 Marzo, prima che elettorale, è culturale. Lo ha spiegato coraggiosamente Gianpasquale Santomassimo qui domenica scorsa: “Assistiamo anche in Italia all’inabissamento della sinistra liberal che era stata a lungo egemone con la sua visione del mondo. La stessa cosiddetta «sinistra radicale» era stata null’altro che l’ala estrema di questa ideologia diffusa, sensibilissima alle tematiche dei diritti civili e delle battaglie «umanitarie», di fatto inerte sul terreno dei diritti sociali. E anche complice della costruzione del mito europeista, che è sullo sfondo il grande sconfitto di questa consultazione. Parte integrante dell’establishment europeista il Pd, molto spesso ascari della «più Europa» i suoi critici di sinistra.” Continua a leggere →

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Habermas: il populismo cresce perché la sinistra non lotta più contro le diseguaglianze

17 sabato Mar 2018

Posted by Valentino Filippetti in Articoli, Foto, Opinioni

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Habermas, popoulismo, sinistra

 

da http://www.globalist.it

La riflessione del filosofo tedesco: occorre dare una forma socialmente accettabile alla globalizzazione economica

Parole che andrebbero ascoltate e sulle quali meditare: “Come è stato possibile giungere a una situazione nella quale il populismo di destra sottrae alla sinistra i suoi stessi temi?”. Un interrogativo posto dal filosofo tedesco Jurgen Habermas, in un’intervista a MicroMega: “Solo una marginalizzazione tematica potrebbe togliere l’acqua al mulino del populismo di destra”. “Ci si deve chiedere perché i partiti di sinistra non vogliano porsi alla guida di una lotta decisa contro la disuguaglianza sociale, che faccia leva su forme di coordinamento internazionale capaci di addomesticare i mercati non regolati”, ha affermato Habermas, secondo il quale “l’unica alternativa ragionevole” allo status quo del “capitalismo finanziario selvaggio” e al nazionalismo “è una cooperazione sovranazionale capace di dare una forma politica socialmente accettabile alla globalizzazione economica. L’Unione europea una volta mirava a questo, l’Unione politica europea potrebbe ancora esserlo”.
“I partiti che riservano attenzione al populismo di destra, piuttosto che disprezzarlo, non possono aspettarsi poi che sia la società civile a mettere al bando slogan e violenze di destra”, afferma. Nella sua analisi, si sofferma su quello che definisce “l’egomane Trump”, che “con la sua disastrosa campagna elettorale” ha portato alle estreme conseguenze “una polarizzazione che i repubblicani, a tavolino e in modo sempre più sfacciato, hanno alimentato fin dagli anni Novanta; lo ha fatto però in una forma tale da far sì che questo stesso movimento alla fine sfuggisse totalmente di mano al Grand Old Party, che è pur sempre il partito di Abraham Lincoln. Questa mobilitazione del risentimento ha espresso anche le tensioni sociali che attraversano una superpotenza politicamente ed economicamente in declino”.

 

Alfredo Reichlin e la politica come educazione sentimentale – di Stefano Fassina

23 giovedì Mar 2017

Posted by Valentino Filippetti in Articoli, Opinioni

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Alfredo Reichlin, Stefano Fassina

MERCOLEDÌ 22 MARZO 2017

 

Stanotte ci ha lasciato Alfredo Reichlin. Partigiano, giovanissimo, a Roma, comunista italiano, uomo di punta della covata del “partito nuovo” di Palmiro Togliatti, giornalista di popolo, dirigente autorevole sempre, statista della Repubblica democratica fondata sul lavoro senza aver mai occupato posizioni istituzionali apicali, maestro morale e intellettuale per tante generazioni.
Le chiacchierate con lui sono state per tanti di noi, in anni e anni di incontri e cene, straordinari momenti di “politica come educazione sentimentale”, prima che formazione culturale e politica. Con lui abbiamo discusso i passaggi politici più complicati e dolorosi, fino agli ultimi strappi. Il suo punto di vista era necessario perché il suo sguardo era lungo e orientato all’interesse nazionale, declinato a partire dalle condizioni degli ultimi. Classe e nazione, come da migliore lezione di Gramsci.
In un’epoca di politica come competizione di vuoti ego ipertrofici, in lui come in altri grandi politici della sua generazione, continuava a vivere “la politica come Storia in atto”. Entrare a casa sua era ogni volta un’emozione per un parvenu come il sottoscritto. Mi hanno sempre intimidito le librerie a intera parete del corridoio e del suo studio, piene di sapere poliedrico e colorato. Era ogni volta, per me, ingresso in un santuario di storia e di politica. Una sede istituzionale. Rimaneva fuori la porta la politica dei comunicati stampa, dei giochini di Palazzo, dei gossip.
Negli ultimi anni era assillato, come scriveva spesso, dall’assenza a sinistra di una lettura aggiornata dell’Italia. Era disgustato dalla miseria della politica. Mi è rimasta stampata in mente una sua efficacissima sintesi delle tristi condizioni della politica oggi: “La finanza comanda, i tecnici eseguono e i politici vanno in televisione”. Qualche giorno fa, l’ultima volta che ho avuto il privilegio di discutere con lui, mi ha chiesto, “che cosa volete fare?”. Il sottinteso “voi” siamo noi, quelli che al di là delle contingenti collocazioni continuava a considerare un pezzo di classe dirigente della sua storia. Noi, quelli che avevano lasciato il Pd da tempo. Noi, quelli che avevano appena lasciato il Pd. È, infine, noi, i pochi rimasti seriamente nel Pd. Siamo alla disgregazione del Pd, non alla scissione, diceva.
L’ultimo passaggio di profondo travaglio per lui è stato il referendum sulla revisione costituzionale del 4 dicembre scorso. Aveva le idee molto chiare, una valutazione strutturata, lungamente meditata e discussa con le personalità più rilevanti della Repubblica e della sinistra. Tuttavia, sentiva acutamente la responsabilità e il significato dello strappo dalla sua comunità di riferimento, il Pd, nonostante tutto. Per lui, educato alla disciplina di partito, è stato doloroso contraddire la linea della segreteria. Ma la gerarchia dei suoi valori di comunista italiano gli intimava di anteporre il Paese alla propria parte. Motivò il suo doloroso “No”, la sua rottura, in un breve, ma efficace articolo affidato, come sempre, a L’Unità, il giornale che aveva diretto per tanti anni, oramai lontano.
Tante volte ho provato con lui a capire le ragioni profonde della vera svolta del PCI: quella sull’euro. Come è stato possibile, gli chiedevo, che voi, il gruppo dirigente che a fine anno ’80 riconosceva pubblicamente e correttamente la moneta unica come “strumento anti operaio”, poi si sottomettesse così passivamente ai principi liberisti dei Trattati europei e dell’euro-zona. Come è stato possibile per voi, gli domandavo, eredi di Gramsci e Togliatti, la resa alla lettura azionista, cattolico-liberale e liberal-socialista del “vincolo esterno”. Attenzione al determinismo economicistico, mi rispondeva. Aveva una sconfinata fiducia nel popolo italiano, ma conosceva bene le tare della incerta storia nazionale e aveva vissuto sulla sua pelle la qualità delle classi dirigenti del nostro Paese, l’indifferenza all’interesse nazionale della nostra incompiuta borghesia.
Sarà tutto più difficile senza Alfredo Reichlin. Ci stringiamo intorno alla famiglia. Un abbraccio a Roberta, a Lucrezia e Pietro e a Luciana. Lo ricorderemo alla Camera nelle forme adeguate. Rimarrà per noi un punto di riferimento culturale e politico imprescindibile.

Le Imprese dei Samurai RONIN di Orvieto

29 lunedì Feb 2016

Posted by Valentino Filippetti in Opinioni

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cambiamento progressivo orvieto, Kira, PD Orvieto, samurai ronin

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Le imprese dei Samurai Ronin in Orvieto
16 marzo 2015 Iniziativa Pubblica su IL FUTURO della VITIVINICULTURA con on Massimo Fiorio vice presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati
25 novembre 2015 Convegno su BANCHE POPOLARI e RUOLO delle FONDAZIONI BANCARIE con il prof Loris Nadotti Università Studi Perugia
2 febbraio 2016 assemblea su Formazione, Inclusione Sociale, Economia Civile per dare gambe al Progetto Area interna con il capogruppo PD al Consiglio Regione Umbria
23 febbraio 2016 Assemblea Pubblica su CRITICITA’ e PROSTETTIVE della SANITA’ UMBRA con Attilio Solinas presidente commissione sanità Consiglio Regione Umbria
Le malefatte di Kira
Cambio della serratura della sede di via pianzola
Cambio della serratura della sede di Sferracavallo
Cambio della serratura sede via loggia dei mercanti
Sostituzione d’ufficio dei membri del Coordinamento Comunale che gli erano antipatici
Sequestro delle tessere da aprile a novembre
Ossessione per i temi “gestionali” sull’ambiente. Epica la frase “ come segreteria stiamo valutando un nuovo gestore per la discarica”
COME SAPPIAMO LA STORIA NON SEMPRE SI RIPETE , MA E’ SEMPRE MAESTRA DI VITA.

ORVIETO CAPACE DI CAMBIARE, dal coordinamento comunale del PD un segnale forte alla città – di Valentino Filippetti

20 giovedì Nov 2014

Posted by Valentino Filippetti in Articoli, Opinioni

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germani giuseppe, giorgio caiello, valentino filippetti

nella foto Giuseppe Germani

nella foto Giuseppe Germani

Il 19 novembre si è tenuta una riunione straordinara del Coordinamento Comunale del PD di Orvieto autoconvocato da 15 membri dell’assemblea per discutereil  seguente ordine del giorno:

1)     Convocazione della Conferenza Programmatica e di Organizzazione del PD di Orvieto

2)  Ampliamento del Coordinamento Comunale del PD di Orvieto da 60 a 75 membri

3)   Elezione dei nuovi  membri del Coordinamento Comunale (dirigenti del Pd con funzioni di governo locale o sovracomunale, consiglieri comunale del PDdella scorsa legislatura, i segretari di circolo)

Folla delle grandi occasioni con il salone del circolo di Sferracavallo gremito, i membri del coordinamento quasi tutti presenti piu’ altri invitati permanenti. Presenti tra gli altri il sindaco Germani, il consigliere regionale Galanello, tutti i consiglieri , il segretario Scopetti ed ovviamente i firmatari dell’autoconvocazione.

La riunione è iniziata subito in salita perchè la presidente dell’assemblea Etilia Stella ha proposto l’inversione dell’ordine del giorno con il primo posto da passare al terzo posto.

Dopo una breve discussione si è passati a trattare la Convocazione della Conferenza Programmatica e di Organizzazione del PD di Orvieto.

Giorgio Caiello a nome dei firmatari la convocazione ha presentato la seguente relazione:

“Buona sera a Tutti

Grazie per la partecipazione a questo Coordinamento Comunale del PD di Orvieto che si può definire straordinario in quanto convocato su espressa richiesta di alcuni membri di questo Organismo.

A seguito di tutte le comunicazioni ed i documenti prodotti in questa sede e/o inviati al Segretario del Pd di Orvieto ed al Segretario provinciale in merito alla situazione politica ed organizzativa del Pd locale e già note a questo organismo, è stata richiesta questa ulteriore riunione straordinaria per approfondire il dibattito che si è avviato con il Coordinamento Comunale tenutosi il 12 agosto scorso. Vi è pertanto l’esigenza di un confronto adeguato nella forma per definire metodi e contenuti sui seguenti temi:

  1. Sullo stato di adeguatezza ed efficienza politica e organizzativa del Partito Democratico di Orvieto
  1. Sull’azione politica del PD di Orvieto nel periodo pre e post elettorale delle amministrative del nostro Comune, che ha portato ad un consistente calo dei consensi nonostante la vittoria del nostro candidato Sindaco Giuseppe Germani.
  1. Sull’iniziativa politica che si intende praticare a sostegno del programma del Sindaco e della sua amministrazione.

Quello che è avvenuto dopo il coordinamento del 12 agosto, non ci tranquillizza :

  1. La programmazione e gestione della Festa dell’Unità
  2. Le ultime elezioni del Consiglio Provinciale, in cui il sindaco di Orvieto ha rischiato di non essere eletto per il mancato appoggio di alcuni elettori del PD del nostro territorio
  3. Il rinnovo delle cariche nel Consorzio di Bonifica, che vedono assente qualsiasi riferimento della nostra città in seno all’Organismo Direttivo di questo Ente, che sarà il soggetto preposto in forma predominante alla gestione dei cospicui finanziamenti che riguardano direttamente Orvieto, soprattutto in relazione agli eventi alluvionali
  4. La completa assenza dal dibattito pubblico del PD. Dall’insediamento della Giunta Germani, il Partito non si è mai pronunciato, nonostante le ripetute occasioni e necessità che sin dall’avvio si sono presentate.
  5. La mancata partecipazione ed elaborazione di proposta sulla legge elettorale in vista delle prossime Amministrative Regionali.

A chi ritiene che questi temi potevano essere sollevati nel Coordinamento Comunale, del 18 settembre che prevedeva all’Ordine del Giorno:

  • Festa de L’Unità 2014: resoconto politico e finanziario;
  • Bilancio di Previsione 2014 Comune di Orvieto – determinazioni;
  • Elezioni Consiglio Provinciale – determinazioni.

Si può rispondere che vi è stata la volontà di mantenere un comportamento responsabile per evitare di far pesare il confronto politico nel momento in cui si dovevano prendere decisioni politiche importanti. Lo stesso atteggiamento si è tenuto nella fase pre e post elettorale, si è ritenuto quindi prevalente e prioritario l’interesse della città ed il bene comune.

Alla luce dei fatti politici sopra elencati, occorre quindi aprire un dibattito nel coordinamento comunale che è l’Organismo preposto ad indicare le scelte e le priorità del partito e perciò è necessaria una conferenza programmatica ed organizzativa che realizzi un salto di qualità nell’elaborazione politica e ci permetta di riconquistare una reale unità ed una iniziativa efficace.

Proponiamo una

CONFERENZA PROGRAMMATICA ED ORGANIZZATIVA

in cui si discuta e si decida in merito a:

Temi Politici ed Economici relativi al Comune di Orvieto ed al nostro Partito, binomio essenziale che, nel doveroso distinguo delle rispettive responsabilità ed autonomie, può e deve valorizzare le capacità di ogni parte, per dare una prospettiva, una programmazione ed un futuro alla città di Orvieto. Molteplici sono gli argomenti da sviluppare; in questa sede, si indicano quelli di carattere generale a valenza prioritaria e prevalente:

  • Quale ruolo può e deve svolgere la città di Orvieto nel contesto regionale??:” Legge elettorale – Piano Sviluppo Rurale – Aree Interne – Piano Sociale e Sanitario…”
  • Come aggiornare il programma elettorale con cui è stato eletto Sindaco Germani ??
  • Come affrontare le novità emerse dopo l’insediamento della Giunta Germani ( situazione debitoria – scelte sulle infrastrutture, ecc. )
  • Quali i possibili e necessari cambiamenti di merito e di metodo (Politici ed Amministrativi) per un rilancio progettuale, per l’ elaborazione di un vero e proprio nuovo patto sociale ed economico per la città di Orvieto ??
  • Come risanare e colmare nella nostra città lo scollamento, la distonia evidente, a volte imbarazzante, fra l’azione Amministrativa e l’azione Politica del nostro partito ??

Riorganizzazione del Partito Democratico di Orvieto

Rinnovamento nei ruoli, nelle funzioni e delle persone negli Organismi. Un PD rigenerato ed adeguato per le sfide del futuro che possa evitare un’ asfittica quanto inutile sopravvivenza od essere ridotto ad un mero comitato elettorale. Riteniamo quindi essenziale per un rilancio del Pd di Orvieto, adottare metodi partecipativi ed inclusivi quali:

  • la centralità dei Circoli
  • la partecipazione dei segretari di circolo alla Segreteria ed al Coordinamento Comunale con diritto di voto
  • la partecipazione del Capogruppo Comunale alla Segreteria
    • la formazione di una Direzione con chiare funzioni e competenze che rispetti il pluralismo interno
    • un’ effettiva, coerente e sostanziale partecipazione del Coordinamento Comunale nella definizione delle scelte operative, nelle iniziative di carattere politico, sociale ed istituzionale ed un preventivo coinvolgimento dello stesso nella scelta delle candidature per le competizioni elettorali.
    • l’ampliamento del coordinamento comunale mediante l’inserimento dei consiglieri comunali uscenti e di coloro che, iscritti al PD di Orvieto, hanno incarichi istituzionali (politici ?) di livello comunale e sovracomunale con diritto di voto.
  • una nuova strategia di comunicazione e partecipazione interna, con i cittadini, elettori e simpatizzanti.

Si ritiene opportuno che la Conferenza Programmatica e di Organizzazione si realizzi entro il 15 dicembre 2014, l’imminente scadenza del tesseramento 2014 , richiede una nuova sintesi politica frutto di un’agenda d’incontri e di confronti. Questo documento ha l’ambizione di rivitalizzare attraverso la partecipazione democratica il PD di Orvieto e l’ impegno straordinario che viene richiesto ad ognuno di noi, dovrà essere finalizzato alla produzione di atti concreti e risolutivi per il bene della nostra città. “

Subito dopo è intervenuto il segretario Scopetti che ha contestato modalita e contenuti proposti dai firmatari. Sono seguiti molti interventi conclusi da quello del sindaco Germani.La stragrande maggioranza, pur con toni è motivazioni diverse si è detta daccordo con l’esigenza di realizzare un momento di riflessione del PD sia sul versante politico-programmatico che organizzativo.

Dopodichè si è passati a discutere se mettere o no in votazione la proposta di Convocazione della Conferenza Programmatica e di Organizzazione del PD di Orvieto. Il segretario Scopetti si è dichiarato contrario insieme ad altri mentre Filippetti ed altri si sono detti favorevoli.

Al termine degli interventi la presidente Stella Etila ha messo in votazione un dispositivo che impegna il PD di Orvieto ad organizzare entro il 15 dicembre una Conferenza Programmatica e di Organizzazione con la convocazione per il 28 novembre di un coordinamento che tracci le linee di questa conferenza.

L’assemblea ha approvato con una sola astenzione.

Si è passati poi ai punti  che proponevano l’ampliamento del Coordinamento Comunale del PD di Orvieto da 60 a 75 membri l’elezione dei nuovi  membri del Coordinamento Comunale (dirigenti del Pd con funzioni di governo locale o sovracomunale, consiglieri comunale del PDdella scorsa legislatura, i segretari di circolo). La presidente Etilia Stella ha sollevato di nuovo dei problemi di leggittimità sui punti proposti che a suo avviso contrastano con vari articoli dello statuto.

Dopo un ampio dibattito che ha visto esprimere opinioni opposte la presidente ha messo ai voti la sua proposta di sospensione e rinvio di questi punti all’ordine del giorno per fare degli approfondimenti con gli organismi di garanzia. La proposta è stata approvata con 1 voto contrario e 5 astenuti. All’una la riunione è stata interrotta.

Ancora una volta il PD ha dato dimostrazione di essere l’unica forza politica che discute, che si confronta arrivando a decisione fortemente condivise.

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